La città di Elea fu fondata dai Focei, popolazione dell’Asia Minore nel 540 a.C.
Nell’88 a.C. Elea divenne municipio romano è prende il nome di Velia.
La città, dotata di una cinta muraria lunga circa 9 Km, si suddivide in tre zone: l’acropoli, il quartiere meridionale ed il quartiere settentrionale.
La visita inizia dal quartiere meridionale. Passando per Porta MARINA SUD si visita il POZZO SACRO, le TERME IMPERIALI, la PORTA ROSA, IV sec. a.c., unico arco a tutto sesto di origine greca fino a giungere sull’ACROPOLI.
L’acropoli dislocata sull’estremità del promontorio oggi dominato dal Castello dei Sanseverino, era per tre parti circondata dal mare. Il profilo della costa attuale, infatti, differisce notevolmente da quello dell’età antica, quando il mare raggiungeva, nella zona meridionale Porta Marina Sud, lambiva il promontorio e giungeva, nel quartiere settentrionale, a monte dell’attuale linea ferroviaria.
L’acropoli, su cui intorno al 480 a.C. sorse un tempio ionico dedicato ad Athena, divideva in due la città: a nord vi era il quartiere settentrionale (alla foce del fiume Palistro), dotato di un porto fluviale, a sud vi era il quartiere meridionale, dotato di un porto artificiale.
Il quartiere settentrionale non è stato ancora oggetto di scavi sistematici. Sondaggi occasionali hanno riportato alla luce una delle porte ubiche della città (c.d. Porta Marina Nord) che si affacciava sul lato settentrionale della città. Era collegato al quartiere meridionale mediante una strada che attraverso un tracciato naturale sale faticosamente sino ad una stretta gola che taglia il crinale e, superata Porta Rosa e Porta arcaica ridiscende sino al quartiere portuale meridionale.
